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Dall'Osteopata in ottime mani

PRIMA VISITA DA UN OSTEOPATA

Spesso, chi si reca da un Osteopata non conosce esattamente in cosa consista un suo trattamento.

Ci si arriva inviati da un medico specialista, un amico, un parente o ne si viene a conoscenza tramite Google e Social Media.

A volte, ci si rivolge come “ultima spiaggia” perché altri approcci precedenti non hanno prodotto risultati soddisfacenti, magari dopo aver fatto abuso di antinfiammatori e “gastroprotettori”.

Cercherò, dunque, di spiegare cosa avviene nella pratica di una seduta osteopatica.

Con la Prima Visita, che dura circa un’ora, l’osteopata effettua una “diagnosi osteopatica” attraverso la raccolta dati, l’analisi posturale, i test clinici e palpatori, e stabilisce il programma di trattamento.

Durante le successive sedute, della durata di circa 40 min., inizia il trattamento manuale, rivaluta la persona e decide se e come continuare nel “percorso di riequilibrio”.


ANAMNESI E RACCOLTA DATI

È il momento iniziale e fondamentale della Prima Visita: serve a conoscere bene la Persona, la sua storia clinica, il suo malessere e le probabili cause dei suoi sintomi.

Serve, appunto, a ricercare tutto ciò che può essere causa di perturbazione, sulla struttura e sulle funzioni del corpo, recente o di vecchia data.

Durante il primo incontro, visiono eventuali diagnosi mediche e referti di indagini strumentali, valuto eventuali correlazioni con terapie farmacologiche in atto, mi informo sullo stato di Salute della Persona dal momento del concepimento fino a quello della Visita.

Pongo particolare interesse al momento del parto, alle cicatrici chirurgiche, ai traumi subiti, all’uso di apparecchio o bite ortodontici, ad eventuali patologie, a dolori cronici, ecc.

Inoltre, secondo me è fondamentale conoscere informazioni sullo stile di vita della Persona, il tipo di lavoro che svolge, se pratica regolare attività e/o esercizio fisico.

Infine, sono capace di osservare e di ascoltare (anche il linguaggio non verbale!) per poter interpretare ciò che il corpo della Persona mi sta comunicando e realizzare un quadro chiaro e completo di ciò che dovrò fare, in collaborazione con la Persona, informandola e concordandone il piano di trattamento per riportare in equilibrio ed in buono stato di Salute.


ANALISI POSTURALE CLINICA

Inizia nel momento in cui la Persona arriva nel mio Studio.

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Test e Valutazione Posturale Osteopatica

Da quando entra a quando si siede davanti a me, osservo come si presenta, come cammina, il colore del suo viso, come tiene il capo, come sta seduta, il suo modo di respirare, la sua postura “spontanea”.

Dopo la raccolta dati ed anamnesi, inizio la Valutazione Posturale.

Osservo la Persona sui vari piani dello spazio, dalla testa ai piedi, valutando l’atteggiamento dei vari segmenti corporei, singolarmente ed in rapporto tra loro; valuto l’appoggio plantare, eventuale presenza di scoliosi, asimmetrie o alterazioni della colonna vertebrale; osservo i segni della cute o cicatrici; testo il movimento e le sue eventuali disarmonie.

 

 TEST OSTEOPATICI

Attraverso test palpatori vado alla ricerca di zone in “disfunzione”: li eseguo sulla Persona sia in piedi che da seduta o sdraiata.

Valuto movimento e funzionalità cervicale, dorsale, lombare, diaframmatica, del bacino, delle spalle e delle anche, in linea generale.

Nello specifico, vado a settorializzare e restringere il campo di “intervento” sulle zone che mi danno particolari informazioni cliniche disfunzionali.

Applico test di natura ortopedica e neurologica, a seconda del caso, per evidenziare o escludere eventuali casi o controindicazioni al trattamento osteopatico.

Valuto i movimenti degli occhi, della mandibola e della lingua, importanti recettori posturali, oltre che la meccanica respiratoria.

Eseguo un ascolto globale del Corpo attraverso tecniche fasciali o craniali: valuto contrazioni o spasmi muscolari, zone vertebrali in disfunzione, stato della cute, riduzione di mobilità, “blocchi” articolari, ecc.

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Osteopatia viscerale: tecnica di ascolto fasciale

Effettuo un’analisi dell’addome, palpatoria oltre che visiva, per indagare eventuali punti dolenti e di tensione fasciale, ipomobilità del tratto gastro-intestinale, escludere controindicazioni al trattamento osteopatico viscerale.

A partire dall’anamnesi e dalla Valutazione clinica e palpatoria, dai test attivi e passivi, sarò in grado di trovare se è presente una “lesione osteopatica”, di farla comprendere alla Persona, di trattarla e di poter strutturare un “Percorso di auto-guarigione ed auto-regolazione”.



QUANTO DURA UN PIANO DI TRATTAMENTO?

La domanda che mi pone la Persona è: di quante sedute ho bisogno?

Con la Prima Valutazione, si ha un bilancio globale e si può concordare, in linea di massima, un numero di sedute ben definito.

Tuttavia, è difficile stabilire a priori come reagirà l’organismo della Persona negli incontri successivi.

“Solo i tessuti sanno”, cioè sono loro che svolgeranno il lavoro per ri-portare il corpo verso il suo equilibrio, dunque la Salute, e non è possibile calcolarne la velocità di esecuzione.

Ogni volta che rivedo la Persona nel mio Studio, a distanza di 1-2 settimane, chiedo cosa è variato dopo il trattamento precedente e vado a ri-sentire manualmente, attraverso i miei test palpatori se c’è stato un miglioramento o se ci sono nuove priorità: la Persona deve esserne informata e consapevole!

Ci sono dei disturbi che possono scomparire dopo una sola seduta, altri che, con 7-8 sedute necessitano ancora di un trattamento.

Tra i due estremi, tra le mie statistiche, una buona media si situa tra le 4-5 sedute per ottenere un netto miglioramento e ri-tornare verso uno stato di Salute ottimale.

Molto spesso, però, somministro esercizi da fare a casa o in ufficio, consiglio migliori abitudini alimentari, modifiche dello stile di vita, per agevolare il mio operato, velocizzare la “guarigione” e ottimizzare i risultati attesi.

Ad esempio: praticare esercizi di respirazione consapevole, bere poca acqua ma spesso durante la giornata, camminare almeno 30min. al giorno, scegliere una dieta alimentare sostenibile e consapevole, praticare esercizio fisico adattato, ecc.

Così facendo, si avranno benefici alla componente muscolo-scheletrica, viscerale e circolatoria.

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